INTRODUZIONE


Ceglie Messapica (Cégghjə in dialetto locale), fino al 1864 chiamata Ceglie, dal 1864 al 1988 chiamata Ceglie Messapico), è un comune di quasi 20.000 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. La cittadina vanta il riconoscimento di città d'arte e terra di gastronomia; è tra le più antiche della regione e fu fondata attorno al XV secolo a.C.
I riti della Settimana Santa a Ceglie sono momenti di intensa religiosità popolare, vissuti con partecipazione dall'intera comunità cegliese.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la Morte di Cristo hanno radici profonde nel tempo, in quanto sono da far risalire all'epoca della dominazione spagnola nell'Italia meridionale. A Ceglie i riti, pur rivenendo da una tradizione plurisecolare, simile a quella di Francavilla Fontana e Taranto, appaiono semplificati in alcuni aspetti (assenza degli incappucciati; assenza di Confraternite; processione del Venerdì Santo aperta a tutti i fedeli e non ai soli confratelli) rispetto alle manifestazioni che si tengono nei centri appena citati, avendo subìto un radicale cambiamento, in seguito allo scioglimento delle confraternite (Confraternite dell'Immacolata e della Purificazione), avvenuto durante la seconda metà del XX secolo.
I riti iniziano il Venerdì di Passione, precedente la Domenica delle Palme, con la processione della Addolorata.
La mattina della Domenica delle Palme rami d'olivo, portati dai fedeli, vengono benedetti dai sacerdoti delle rispettive parrocchie; dopo la benedizione e prima dell'inizio della messa, i fedeli sfilano in piccole processioni. In questa giornata di svolge anche la cosiddetta "Asta" per la aggiudicazione delle statue dei Misteri che saranno portati in processione il Venerdì Santo.
Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo al termine della S. Messa "In Coena Domini" si avvia il pellegrinaggio dei fedeli ai "Sepolcri" (Repositori), al Calvario e alle settecentesche statue dei Misteri, conservate all'interno della chiesa di San Domenico dal 1960, dopo il crollo del tetto della Chiesa di S. Demetrio in cui erano precedentemente conservate, che verranno portate in processione il Venerdì Santo. Il pellegrinaggio termina nelle prime ore del Venerdì Santo.

Da ricordare è l'usanza andata persa che vedeva sfilare per le vie della città (dopo la S. Messa "In Coena Domini" e fino all'alba del Venerdì Santo), sei distinte processioni dell'Addolorata in un simbolico pellegrinaggio ai Sepolcri.
In particolare due processioni, quella della mezzanotte del Giovedì e quella dell'alba del Venerdì, erano riservate rispettivamente l'una ai soli uomini e l'altra alle sole donne.
Nella processione dell'alba del Venerdì, detta appunto la processione della "Madonn de lj Femmin" (Madonna delle donne in dialetto cegliese), veniva portata in processione la stessa statua dell'Addolorata utilizzata nella Processione dei Misteri.
Tradizionalmente il pellegrinaggio delle statue dell'Addolorata simboleggiava la ricerca del Figlio Gesù Cristo da parte della Madre.
La sera del Venerdì Santo vi è la suggestiva processione dei Misteri, aperta a tutti i fedeli e in cui vengono portate a spalla le statue che rievocano i momenti della Passione e Morte di Gesù Cristo, seguite dalla statua dell'Addolorata.
I riti terminano con la Veglia Pasquale del Sabato Santo e le celebrazione della Domenica di Pasqua; in questo giorno,   sull'altare maggiore della Collegiatala viene collocata statua del Cristo Risorto.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito "Ahi Ceglie ..."
- Foto tratte dal web.